domenica 29 settembre 2013

Arriva l'onda rosa di Madre Russia...


Se ne parla già da un paio d'anni, ma i tempi a questo punto possono definirsi maturi: con l'imminente ritiro del nostro angelo sul ghiaccio Carolina Kostner (presumibilmente dopo Sochi 2014), dominatrice in campo continentale da sette stagioni, l'Europa si appresta ad assistere ad un'egemonia russa in campo femminile che pare non avere soluzioni di continuità per parecchi anni a venire. Egemonia che, giapponesi ed americane permettendo, potrebbe tranquillamente estendersi a livello iridato.
Azzardato ipotizzare tutto ciò? Analizziamo la situazione: oltre a Carolina, dopo i Giochi Olimpici del prossimo febbraio potrebbero pensare al ritiro, in alcuni casi assai certo: la regina Yu-na Kim, le nipponiche Miki Ando, Mao Asada e Akiko Suzuki, l'americana Alissa Czisny, la finlandese Kiira Korpi, la nostra Valentina Marchei, la georgiana Elene Gedevanishvili, la svedese Viktoria Helgesson e la "veterana" Alëna Leonova.
Chi rimarrebbe, di conseguenza? In campo europeo, nessuno. Globalmente, poco o nulla in grado di impensierire, come da titolo del post, l'onda rosa di Madre Russia: le americane Ashley Wagner e Gracie Gold, la giapponese Kanako Murakami e la canadese Kaetlyn Osmond. Va detto che le suddette nazioni si stanno attrezzando in quanto a giovani promesse, ma la quantità e la qualità delle ragazzine (in alcuni casi, bambine) terribili dell'ex Unione Sovietica sembrerebbero essere incontestabilmente superiori.

Conosciamole, quindi.

CIRCUITO SENIOR
Adelina Sotnikova (1° luglio 1996) ed Elizaveta Tuktamysheva (17 dicembre 1996) sono ormai più che certezze, e a meno di un miracolo targato Leonova, dovrebbero rappresentare la propria nazione a Sochi 2014: attenzione comunque alla straordinaria Julia Lipnitskaia (5 giugno 1998), plurimedagliata ai Mondiali junior, passata quest'anno ufficialmente al pattinaggio che conta.
Meno talentuose, ma sempre in grado di impensierire chiunque a qualsiasi livello, sono Polina Korobeynikova (12 aprile 1996), Nikol Gosviani (9 settembre 1996) e Anna Pogorilaya (10 aprile 1998), quest'ultima bronzo Mondiale junior a Milano qualche mese fa.
Discorso a parte merita poi la fenomenale Elena Radionova (6 gennaio 1999), iscritta al Grand Prix Senior ma non ancora eleggibile per le principali competizioni ISU, che impressiona per l'eccezionalità degli elementi tecnici e l'incredibile maturità artistica, il tutto condito da una (fin fastidiosa) non comune sicurezza nei propri mezzi. Se supererà lo scoglio del cambiamento fisico, diventerà la vera futura dominatrice della disciplina.

CIRCUITO JUNIOR
Tre nomi su tutti: Evgenia Medvedeva (19 novembre 1999), Serafima Sakhanovich (9 febbraio 2000) e Maria Sotskova (12 aprile 2000), che dovranno aspettare fino al 2016 per poter finalmente dire la loro nel circuito "adulto". Non dimentichiamoci però di Maria Stavitskaia (1° settembre 1997) ed Evgenia Gerasimova (2 gennaio 1998), anagraficamente già iscrivibili ai Campionati ISU.
Ma non è finita qui. Sebbene siano annoverabili in seconda fascia in quanto a talento, vale la pena citare Uliana Titushkina (6 marzo 1999) e Julia Li (12 giugno 1999), tra un anno inseribili nel circuito senior, oltre ad Alsu Kaiumova (12 luglio 1999), Natalia Ogoreltseva (18 gennaio 2000) e Alexandra Proklova (5 aprile 2000), che dovranno attendere un biennio.

Insomma, un esercito. L'armata russa è tornata: al femminile, questa volta. Si salvi chi può!

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