mercoledì 12 dicembre 2012

Arrivederci a tutti...


Nel corso della nostra esistenza ci sono eventi programmati a cui non diamo il giusto peso o, molto più semplicemente, sottovalutiamo. Ce ne sono altri, poi, che accadono nelle circostanze più inopportune e tendono a risultare devastanti. Ci sono i lutti. C'è una crisi economica reale e onnipresente che sta assumendo proporzioni di dimensioni "storiche".
C'è chi reagisce, chi si dispera, chi conclude il suo percorso nel più drammatico dei modi, chi si trasfigura adattandosi, chi continua e spera.
Dal luglio di quest'anno, senza alcun'avvisaglia, il susseguirsi degli episodi che hanno direttamente o indirettamente stravolto lo stream del mio approccio quotidiano alle cose si è acuito in modo a dir poco significativo.
Senza dilungarmi in inutili e facili sproloqui sui massimi sistemi, posso affermare che le mie priorità sono sensibilmente cambiate.
Non so se temporaneamente o per sempre (che paura...), ma io sono cambiato. E con me le mie passioni, i miei sfoghi, il mio spare time, i miei hobby.
In questo periodo ho continuato a documentarmi, ho visto, letto e ascoltato, ma non mi è mai sorto alcun desiderio di condividere tutto ciò su quello che per soli quattro mesi è stato un (apprezzato: grazie ad Arwen e Laura, soprattutto) tentativo di scrivere di pattinaggio su ghiaccio: questo blog.
Non so cosa succederà in futuro, prossimo e non: ai pochi eletti che leggevano le mie parole dico che forse un giorno tornerò.
Forse.

PS: sì, sono io nella foto. A farmela il mio bravissimo amico fotografo Massimo (www.nittardiphotos.com), a cui va, oltre che il mio smisurato affetto, il mio personale ringraziamento.

martedì 24 luglio 2012

News di mezza estate


Oltre alla telenovela Shpilband-Zueva e alla coraggiosa e graditissima decisione di Carolina, questa movimentata summer season ha offerto a noi appassionati una serie di notizie che vale decisamente la pena citare in ordine sparso:
- i Mondiali Junior del 2013 si terranno a Milano dal 25 febbraio al 3 marzo (e questo si sapeva) allo Stadio del Ghiaccio Agorà, a due passi dal mio primo appartamento milanese di Largo Gelsomini: dopo la scorpacciata torinese (Europei, Olimpiadi, Finale del Grand Prix e Mondiali organizzati tra il 2005 e il 2010), il pattinaggio che conta torna in Italia in un impianto che non conosco ma che visiterò senz'alcun dubbio in quell'occasione;
- Tanja Kolbe e Stefano Caruso, coppia italo-tedesca (battente però bandiera teutonica) allenata da Barbara Fusar Poli decidono di separarsi ma nell'arco di brevissimo tempo (neanche tre settimane...) ci ripensano e decidono di continuare: personalmente sono molto contento, agli Europei di Sheffield mi sono davvero piaciuti;
- detto del rientro a singhiozzo di Yu-Na Kim e del difficile ritorno alle gare per Miki Ando, due atleti dal glorioso passato stanno meditando di compiere un clamoroso comeback: si tratta della canadese Joannie Rochette, bronzo a Vancouver 2010, e addirittura del solo e unico Johnny Weir, che avrebbe in realtà già confermato la propria presenza nella prossima stagione: per quanto riguarda la prima, credo possa aver pesato il fatto che nel singolo femminile il Canada è più che mai in crisi, mentre per il secondo immagino che il richiamo olimpico tra meno di due anni possa aver rappresentato il giusto stimolo...

L'ombelico del mondo (di danza su ghiaccio)


Circa cinquantaseimila anime nell'hinterland di Detroit (Michigan, USA), una struttura urbana piuttosto anonima, un nome dall'origine dubbia che non ha nulla a che fare con il cioccolato piemontese: Novi è tutto ciò.
Ma per l'Italia (e non solo) è anche "il" luogo per eccellenza della danza su ghiaccio targata 2012: nuova casa di Igor Shpilband da più di un mese, ospita da qualche settimana Anna Cappellini e Luca Lanotte (la cui sede d'allenamento principale rimane comunque Milano insieme a Paola Mezzadri) e a breve accoglierà Barbara Fusar Poli, chiamata proprio da Shpilband ad affiancarlo nel quotidiano lavoro di trainer con tutte le sue coppie. Per Barbara, ma soprattutto per Anna e Luca, un'occasione d'oro: non solo la possibilità di confrontarsi con uno dei mostri sacri dell'ice dance moderna, ma anche quella di fare un salto di qualità decisivo (per Barbara da allenatrice, per Anna e Luca da agonisti). Non dimentichiamo peraltro che la coppia italiana rappresenta a tutti gli effetti il binomio di punta dell'intero parco atleti di Shpilband, che crediamo vorrà quindi concentrarsi non poco sui talentuosi atleti di casa nostra.
In ogni caso, alzi la mano chi, prima di un mese e mezzo fa, aveva già sentito nominare questa cittadina dell'Oakland County...

giovedì 12 luglio 2012

Sì! Sì! Sì! Sì! Sì! Sì! Sì! Sì! Sì!


"Cari amici, ho riflettuto molto sulla mia vita e sul mio futuro e, dopo essermi confrontata con il mio allenatore e con la mia famiglia, ho deciso di continuare l'attività agonistica fino alle Olimpiadi di Sochi 2014. Non sarà una sfida facile, perciò vi chiedo di restare al mio fianco e di sostenermi come avete fatto in questi anni! Grazie di cuore. Carolina"

Non sono mai stato così contento di aver sbagliato previsione.

Carolina, grazie. Grazie dal profondo del mio cuore.

sabato 7 luglio 2012

Carolina: countdown verso l'ormai chiara decisione...


Dall'edizione web de La Stampa di oggi, che a sua volta ha estrapolato l'articolo dal settimanale Gente in edicola sempre in data odierna: "Sto pensando di lasciare il pattinaggio, sì di ritirarmi, di non gareggiare più. Sono dieci anni che dedico tutta me stessa a questo sport, ho sacrificato amici, affetti, e sudato ogni singola vittoria. Ora che mi sono tolta anche lo sfizio di salire sul palco più alto del mondo sono felice e potrei scegliere di riprendermi la mia vita."
E ancora: "È una scelta dura, difficile e voglio darmi ancora qualche settimana per riflettere. Non voglio prendere la decisione sbagliata. Ma entro luglio dovrò scegliere: se riprendere gli allenamenti in vista della Coppa del mondo che si svolgerà da ottobre a dicembre, oppure dire addio alle gare. Mi piacerebbe dedicarmi all'insegnamento, far crescere i futuri campioni. Poi vorrei finire gli studi universitari al Dams di Torino, sezione arte. Mi piace dipingere, ho in progetto di disegnare un cartone animato da cui trarre un musical, e da un anno creo da sola i bozzetti dei miei costumi di gara che vengono poi impreziositi con cristalli Swarovski. Ho anche ideato una linea di magliette per bambine."
Infine: "Poi ho un sogno nel cassetto, dedicarmi a tempo pieno al teatro e alla lirica. Lo scorso anno, ad ottobre, all'Arena di Verona, ho partecipato ad Opera on Ice, un incredibile show dove i più grandi campioni di pattinaggio artistico su ghiaccio incontrano l'Opera, interpretando le più famose arie liriche. Doveva essere una premiere, non sapevamo cosa aspettarci. E invece il successo è stato tale che il 22 settembre prossimo replicheremo all'Arena l'evento, che potrebbe poi anche partire in tournee viste le richieste già ricevute dagli Emirati Arabi e dal Giappone."
Tutte parole di Carolina Kostner.
Che a mio avviso vogliono dire una cosa sola: il nostro angelo sul ghiaccio entro due o al massimo tre settimane comunicherà al mondo la sua decisione di appendere i pattini (agonisticamente parlando) al chiodo. E di andare avanti seguendo i progetti da lei stessa sopraelencati.
E una cosa sola vorrei chiederle: Carolina, ti prego, non farci attendere oltre.

lunedì 2 luglio 2012

Yu-Na ha deciso...


Udite, udite: la regina dei pattini, la campionessa olimpica 2010, la dea delle lame su ghiaccio, ovvero la coreana Yu-Na Kim, ha finalmente deciso cosa ne sarà del suo immediato futuro.
Non farà il Grand Prix 2012.
Non farà i Four Continents 2013.
Farà (forse) i Mondiali 2013.
Farà (forse) il Grand Prix 2013.
Nessuna notizia sui Four Continents 2014.
Farà le Olimpiadi di Sochi 2014.
Si ritirerà dopo le Olimpiadi e proverà a diventare membro del CIO.
Amen.

PS: lungi da me accennare un impalpabile velo d'ironia sui dilemmi della signorina in questione...

mercoledì 27 giugno 2012

Ulteriori variazioni tecniche ISU


Nel post della scorsa settimana dedicato alle nuove regole ISU avevo tralasciato alcune importanti introduzioni e/o modifiche tecniche all'attuale regolamento, in vigore già dalla prossima stagione.
Riparo pertanto alla dimenticanza elencando di seguito quelle a mio avviso più interessanti:
- anche nello short program il valore dei salti eseguiti nella seconda metà del programma (quindi dopo 1 minuto e 25 secondi) sarà aumentato del 10%;
- nel caso di caduta sul ghiaccio di parti del costume, il referee applicherà una detrazione di 1 punto;
- nelle coppie, il massimo consentito per quanto riguarda i lift sarà di tre sollevamenti e un twist.

La detrazione in caso di caduta sul ghiaccio di orpelli del vestito mi trova assolutamente d'accordo: basta con frizzi, lazzi, paillettes, piume (non ho mai amato, infatti, il vestito da geisha di Carolina) e quant'altro.
La modifica del valore dei salti nel programma corto mi lascia invece perplesso. Se infatti da un lato l'intento è inappuntabilmente corretto (maggior distribuzione degli elementi di salto nei 2 minuti e 50), il risultato potrebbe essere una semplice inversione nell'ordine d'esecuzione proprio dei salti: tutti e tre alla fine anzichè all'inizio, oppure, nella migliore delle ipotesi, il salto più difficile all'inizio (il quadruplo per gli uomini, ad esempio) e la combo più l'altro salto nella seconda metà. Quello che è certo è che tutti gli atleti dovranno costruire (o ricostruire) i nuovi programmi tenendo conto di questa fondamentale innovazione.

mercoledì 20 giugno 2012

Amarcord: il cowboy Samuel

Marzo 2009.
Dopo aver vinto l'argento agli Europei di Helsinki cinquantacinque anni dopo il leggendario Carlo Fassi, il nostro Samuel Contesti otteneva ai Mondiali di Los Angeles una strepitosa quinta posizione con il suo programma libero più bello, accattivante e coinvolgente, pattinato sulle musiche di Ennio Morricone e dei Rednex.
Godiamocelo.

Fonte: utente YT Surietto

lunedì 18 giugno 2012

Rivoluzione ISU in corso


A Kuala Lumpur, in Malaysia, si è appena concluso il cinquantaquattresimo congresso dell'ISU.

Moltissime e piuttosto succose le novità, che andiamo a vedere in breve:
- dalla prossima stagione (e di conseguenza anche alle Olimpiadi) niente più turni preliminari di qualifica;
- dalla stagione post-olimpica 2014-15 l'età minima per gareggiare a livello senior in tutte le competizioni ISU è stata alzata a 15 anni dagli attuali 14;
- sempre dalla stagione 2014-15, anche le coppie di artistico e i singoli pattinatori potranno utilizzare musiche con voce;
- gli elementi tecnici non di salto avranno un livello in più, quello minimo, che non sarà più 1 (uno) ma 0 (zero), il che porta a definire un nuovo range con cinque gradi di giudizio: non è chiaramente specificato da quando, ma immagino si tratti di un'innovazione attiva già dalla prossima stagione.

Le mie considerazioni:
- pur innalzando il limite minimo dei punteggi per essere ammessi alle competizioni ISU più importanti (aggiustamento che verrà sicuramente fatto), torneremo ad assistere a estenuanti sessioni di short program, al quale peraltro potranno partecipare tutti gli atleti iscritti;
- l'età minima alzata mi trova assolutamente d'accordo: con il passare delle stagioni si sarebbe infatti rischiato un affossamento del movimento junior e un ricambio troppo celere di quello senior, con pattinatori/trici che a 20/22 anni avrebbero già potuto abbandonare l'agonismo;
- l'introduzione delle canzoni è a mio avviso sacrosanta, a patto che non se ne abusi: tremo all'idea di vedere un Brezina o un Amodio sulle note degli AC/DC o dei Black Sabbath;
- sono d'accordissimo con l'estensione del giudizio a cinque voti: dovrebbe favorire la regolarità delle competizioni.

I nippo-pensieri di Miki e Daisuke


Mentre il nostro Samuel ci lascia di stucco annunciando il suo ritiro, Miki Ando e Daisuke Takahashi dimostrano di ponderare in modo estremamente approfondito le scelte agonistiche volte al prossimo futuro.
Miki, data per certa rientrante nella prossima stagione, non è più così sicura: le sue dichiarazioni, piuttosto di circostanza, hanno comunque fatto intendere che la due volte campionessa mondiale non ha al momento stimolo alcuno che la spinga ad affrontare le fatiche di una stagione densa di appuntamenti. Cosa farà, alla fine? Mistero...
Dal canto suo Daisuke Takahashi ha deciso di tornare a collaborare con Nikolai Morozov dopo la burrascosa separazione del 2008: l'oro olimpico rimane la sua priorità assoluta e credo sia stato disposto a scendere al compromesso di riappacificarsi con il precedente allenatore pur di poter arrivare a sconfiggere il rivale di sempre, il canadese Patrick Chan. Ci riuscirà? Mistero...

Samuel abbandona l'agonismo


Scioccato.
Mi allontano per tre giorni dal mondo informatico in cui e di cui mi piace dilettarmi, rientro e cosa leggo, prima sul web e poi sul blog della mia amica Laura?
Che Samuel Contesti ha deciso di appendere i pattini al chiodo.
Tra tutte le cose che avrei potuto pensare riguardo a ritiri, ripensamenti, coppie che scoppiano e intrighi vari, mai, e ribadisco mai, avrei ipotizzato un ritiro del nostro Samuel.
Invece il bravissimo atleta azzurro, capace di vincere l'argento agli Europei di Helsinki nel 2009 (cinquantacinque anni dopo Carlo Fassi), ha letteralmente colto tutti di sorpresa annunciando l'abbandono dell'attività agonistica.
Una volta tanto, però, il motivo mi sembra responsabile e dettato dalle oggettive contingenze di vita: padre del piccolo Ennio, un altro bebè in arrivo, il buon Samuel intraprenderà la strada dell'allenamento e diventerà un coach, cercando, comprensibilmente, di monetizzare il suo talento e la sua esperienza.
A noi non resta che ringraziarlo di cuore per tutto ciò che in questi quattro anni da pattinatore dello Stivale (che in Italia è rimasto e ha messo su famiglia) ha fatto, per i risultati che ha conseguito, per la simpatia, l'allegria e la verve.
Personalmente, mi mancherà tantissimo. E nei prossimi giorni cercherò di celebrarlo con alcune delle sue migliori performance in maniera da rendere più dolce il commiato.
Samuel, grazie.
Grazie, grazie, grazie.

venerdì 15 giugno 2012

Chock/Bates seguono Shpilband


Dopo il ribaltone della scorsa settimana, con Marina Zueva e i dirigenti dell'Arctic Club di Canton (hinterland di Detroit) in presumibile combutta che decidevano di allontanare in modo chiaramente definitivo Igor Shpilband, questa settimana qualcosa sembra rimettersi in carreggiata per il buon (?) Igor: l'allenatore ex-sovietico ha trovato casa a Novi, sempre nei sobborghi di Detroit, e si è soprattutto accordato con Madison Chock e Evan Bates, statunitensi, che diventano così la prima coppia allenata esclusivamente da Shpilband.
Ora, dato che sostanzialmente cerco sempre di calarmi in entrambi i panni dei protagonisti di una qualsivoglia querelle legata al pattinaggio, mi chiedo: e se alla fine davvero Shpilband stesse realmente architettando in modo sotterraneo questa specie di ammutinamento in accordo con determinati atleti?
Amiche ed amici, cosa ne dite? Chi sarà mai il cattivo di questa vicenda? Marina, Igor, gli atleti o addirittura le federazioni?

giovedì 7 giugno 2012

Anche Virtue/Moir rimangono a Canton


Uno scarno tweet da parte di Skate Canada sembrerebbe confermare che anche Tessa Virtue e Scott Moir rimarranno alla corte di Marina Zueva, scegliendo così di non seguire l'esule Igor Shpilband.
La notizia ufficiale non è ancora stata divulgata, ma tutto lascia presagire che gli atleti canadesi non lasceranno quindi il ghiaccio di Canton, nel Michigan.
Mi sorge spontaneo un dubbio: ma che fosse già tutto concordato? Che si sia trattato di una sorta di epurazione decisa congiuntamente da dirigenti dello skating club, atleti ed allenatrice? Fermo restando che si tratta solo di una (maliziosa) congettura, il dubbio resta...

martedì 5 giugno 2012

Mai più insieme...


Ormai è certo: è guerra aperta tra Marina Zueva e Igor Shpilband.
I due allenatori di danza più di successo degli ultimi anni, i mentori che hanno plasmato le due coppie più forti del mondo (i canadesi Virtue/Moir e gli statunitensi Davis/White), gli esempi da seguire per tutte le scuole del globo si sono separati nella maniera meno amichevole e più rispondente a una mossa da ring che a un elegante tocco di fair play.
Domenica, il siluramento di Shpilband che aveva dichiarato di essere scioccato.
Ieri, l'ammissione da parte di più fonti che il dissidio, presente da molto tempo, era in realtà proprio tra i due ex inseparabili trainer.
La Zueva assicura che Shpilband si stava costruendo un mini-team da allenare quasi in esclusiva; Shpilband, che nel frattempo sta cercando una pista disponibile in Michigan per riprendere al più presto l'attività, adduce ragioni tecniche legate a conflitti d'orario negli allenamenti.
Davis/White e i fratelli Shibutani, intanto, hanno già dichiarato che resteranno con la Zueva a Canton (Michigan), mentre Virtue/Moir al momento tacciono.
Fermo restando che se i canadesi seguissero Shpilband (cosa che appare impossibile secondo gli esperti) il quadro futuro si presenterebbe quanto mai affascinante, con i due allenatori a darsi battaglia per il predominio iridato, l'unica considerazione che appare scontata è che chi rischia di andarci di mezzo sono proprio gli atleti.
Chi gongola a questo punto sono i russi, che ovviamente aspettano Shpilband a braccia aperte (anche se appare difficilissimo un suo rientro in madrepatria) e sperano che l'inopinata scissione porti a una riconsiderazione del valore delle coppie nordamericane a favore di quelle che ospiteranno, tra un anno e mezzo, le Olimpiadi invernali.
Appuntamento ai prossimi giorni, quindi, con le novità di questa telenovela di fine primavera...

lunedì 4 giugno 2012

Silurato Igor Shpilband!


La classica notizia che non t'aspetti.
Igor Shpilband, che insieme a Marina Zueva costituisce la coppia d'oro d'allenatori della danza, è stato letteralmente accompagnato alla porta dai responsabili della struttura e del club dove il coach ex sovietico (da più di dieci anni cittadino americano) esercitava assieme alla partner professionale.
Più di una ragione sembra aver portato a questa clamorosa decisione, nella quale sembra che c'entrino addirittura gli atleti oltre, ovviamente, all'ex co-allenatrice.
Un alone di mistero circonda pertanto questa vicenda, che ArtOnIce può comunque aiutarci a comprendere: qui l'articolo completo.
Nei prossimi giorni speriamo venga fatta un po' di (illusoria?) chiarezza in più...

mercoledì 23 maggio 2012

Stagione 2012-13: le entries dell'ISU GP


Pubblico integralmente il chiarissimo articolo della redazione di ArtOnIce sulle entries del prossimo Grand Prix, che, almeno sulla carta, confermerebbero che la nostra Carolina al momento ...non si ritira!!!

"Sono state pubblicate oggi sul sito dell'ISU le entries per il Grand Prix 2012/13. Interessante come al solito la lettura dei nomi, che fa già immaginare nuove sfide e gare da vivere con entusiasmo. Le assegnazioni hanno seguito le regole ISU e notiamo come sia stata tolta la possibilità, sperimentata lo scorso anno, di optare per tre prove invece di due per i pattinatori "teste di serie" .
Vediamo intanto i rientri di pattinatori assenti dalle ultime stagioni. C'è Miki Ando, la campionessa mondiale 2011 reduce da un anno di pausa, che aveva da poco annunciato il suo ritorno, anche se con qualche dubbio circa le sue motivazioni attuali. Sarà in Cina e al Bompard. Puntualmente presente, come aveva promesso, Johnny Weir, che non si vede in gara dalle Olimpiadi di Vancouver; il carismatico pattinatore sarà nelle due tappe successive di Mosca e Parigi. Per ora non c'è traccia dei nomi di Evgeni Plushenko, che aveva annunciato il suo rientro ma che pare ancora prudente (in ogni caso la Russia ha a disposizione un posto nella tappa di casa) ed Evan Lysacek (anche per gli USA c'è ancora un posto da assegnare a Skate America).
Nessuna defezione particolare tra i migliori atleti, ma niente GP per ora (il Canada ha ancora un posto da assegnare) per Cynthia Phaneuf, dopo la stagione disastrosa. Al via i veterani cinesi Pang/Tong, intenzionati a non ripetere l'errore tattico dello scorso anno. Ci saranno Mao Asada e Alissa Czisny che proveranno a ritrovare lo smalto di un tempo contro le giovanissime rivali e Nobunari Oda che torna ad affrontare una stagione difficile, vista la forte concorrenza interna.
Si possono leggere nelle tabelle ISU i nomi di coppie nuove, sia nell'artistico, con Peng/Zhang che debutteranno in Cina e rivedremo a Parigi, Davis/Ladwig, nati dalle ceneri di Evora/Ladwig, all'NHK, Yankowskas/Reagan a Shanghai, sia nella danza, con Gilles/Poirier in Canada e al Bompard.
Sciolti i dubbi su alcuni pattinatori protagonisti dei Mondiali Junior, di cui ci si chiedeva se avrebbero fatto il debutto nel GP Senior o no: non ci sono i medagliati della gara maschile, Han Yan, Joshua Farris e Jason Brown, che presumibilmente parteciperanno quindi ancora al JGP, mentre sono presenti il canadese Liam Firus, Julia Lipnitskaya, Polina Shelepen, Gracie Gold, la cinese Zijun Li e la canadese Kaetlyn Osmond, così come la coppia russa di danza Sinitsina/Zhiganshin e quella canadese Orford/Williams. Debutto in Senior anche per gli ucraini Nazarova/Nikitin, che non hanno partecipato agli ultimi Mondiali Junior, ma sono giunti secondi ai Youth Olympic Games 2012.
Altri pattinatori, che hanno invece già preso parte a gare internazionali Senior, debuttano nel GP: tra le Donne, ricordiamo Polina Korobeynikova, tra gli Uomini il belga Jorik Hendrickx, i russi Artur Dmitriev e Zhan Bush. Tra le Coppie prima assegnazione per i tedeschi Vartmann/Van Cleave e i francesi Popova/Massot; nella danza, prima uscita nel circuito GP per la nostra coppia Guignard/Fabbri e per i russi Monko/Khaliavin.
L'Italia si presenta in forze, con due prove assegnate alla campionessa mondiale in carica Carolina Kostner (Cina e Bompard), a Valentina Marchei (Skate America e Russia), a Samuel Contesti (Cina e Bompard), a Berton/Hotarek (Skate Canada e Bompard), a Cappellini/Lanotte (Skate Canada e Bompard). Avranno invece una sola tappa le due coppie di danza Alessandrini/Vaturi (Skate America) e Guignard/Fabbri (Cina).
Per finire, notiamo ancora come non ci siano scontri diretti al vertice: niente confronti tra Davis/White e Virtue/Moir. Duelli a distanza anche tra Savchenko/Szolkowy e Volosozhar/Trankov tra le Coppie e in campo maschile tra Patrick Chan e Daisuke Takahashi (ma potrebbe esserci un interessantissimo "Chan contro Plushenko" se lo zar parteciperà alla Rostelecom Cup)."

Alcuni commenti:
- prevedibile il rientro di Miki Ando, mentre piuttosto sorprendente (e necessaria?) la ricomparsa di Johnny Weir, pattinatore da me mai amato;
- strana la momentanea assenza di Plushenko dopo i proclami di poche settimane fa;
- curiosità per le nuove coppie Davis/Ladwig e Peng/Zhang;
- debutto con crescente attesa per il superteam femminile russo e per la statunitense Gracie Gold;
- più che significativa l'assenza di Yuna Kim, probabilmente indirizzata verso un prematuro ma comprensibile ritiro.

giovedì 17 maggio 2012

Pro e contro della passata stagione

Su implicito suggerimento dell'amica di blog Laura (qui il suo interessante post), eccomi a ripercorrere ciò che mi ha più impressionato nel corso della stagione sul ghiaccio appena conclusasi.

MIGLIOR PROGRAMMA CORTO
Carolina Kostner - World Team Trophy di Tokyo

Fonte: utente YT icechannel2011

MIGLIOR PROGRAMMA LIBERO
Yuzuru Hanyu - Mondiali di Nizza

Fonte: utente YT LaRiservaNice2012

MIGLIOR PERFORMANCE
Volosozhar/Trankov - Programma libero - Mondiali di Nizza

Fonte: utente YT LaRiservaNice2012

MIGLIOR RITORNO
Evgeni Plushenko - Programma libero - Europei di Sheffield

Fonte: utente YT LaRiservaSkating3

MIGLIOR MOMENTO
Carolina Kostner - Programma libero - Mondiali di Nizza

Fonte: utente YT LaRiservaNice2012

MAGGIORE SORPRESA
Takahashi/Tran - Programma libero - Mondiali di Nizza

Fonte: utente YT LaRiservaNice2012

MAGGIORE RIVELAZIONE
Yuzuru Hanyu - Un esordio impressionante, un talento come non se ne vedevano da anni. Alla sua prima apparizione iridata centra la medaglia di bronzo, entusiasma e commuove. Ora è nelle mani di Brian Orser, che crediamo possa spingerlo a diventare un futuro campionissimo.

MAGGIORE DELUSIONE
Alissa Czisny - Innanzitutto è quanto meno doveroso non mostrare lo scempio perpetrato da Alissa nei confronti di sè stessa ai Mondiali: non mi era mai accaduto di vedere cinque cadute (su sette elementi di salto, e quelli atterrati non si potevano certo definire "puliti") così rovinose e senz'appello, quasi come se il risultato fosse scritto in partenza. L'anno scorso adoravo questa ragazza e il suo modo così lieve ed aggraziato di esprimersi sul ghiaccio, e spero con tutto il cuore che a partire dalla prossima stagione la ritroveremo nel suo fulgido splendore. Forza Alissa, siamo tutti con te!

DEGNI DI MENZIONE (IN ORDINE SPARSO)
Kim Lucine - Il più divertente di tutti, con il suo più che apprezzabile libero pattinato sulle musiche de "Il libro della giungla".
Kevin van der Perren - Il suo addio all'agonismo lo fa nel migliore dei modi, con un programma impeccabile e una combinazione 3S+3T+3T da urlo.
Samuel Contesti - Torna tra i primi dieci al mondo e ottiene il miglior punteggio stagionale proprio nell'occasione più importante.
Daisuke Takahashi - Al World Team Trophy pattina in modo eccelso e ottiene tutti i suoi record personali mettendosi FINALMENTE alle spalle il sopravvalutatissimo Chan.
Ashley Wagner - Decisamente appropriata la sua interpretazione de "Il cigno nero"; ostenta sicurezza e padronanza dei propri mezzi e sfiora il podio ai Mondiali.
Cappellini/Lanotte - Anna e Luca sulle note de "La strada" riescono nell'impresa di commuovere e di innalzare in modo prepotente il loro livello tecnico: il prossimo anno vogliamo il podio! 
Weaver/Poje - Strabiliano con precisione, velocità e coinvolgimento ad altissimo livello: il prossimo anno attenti a questi due!
World Team Trophy - Trofeo oggettivamente inutile ma importantissimo dal punto di vista del team building: non mi era mai successo di vedere un goliardico spirito di squadra così autentico e contagioso.

mercoledì 16 maggio 2012

Impariamo il pattinaggio: le trottole


Premessa: non sono assolutamente un estimatore né tanto meno un esperto di trottole, quindi non ho fatto che documentarmi (controvoglia, lo ammetto) per cercare di discernere ed eventualmente valutare con cognizione di causa un elemento che nel corso degli anni ha acquisito sempre più importanza e valore.
Detto questo, cerchiamo di districarci nell'affascinante e intricatissimo universo delle "spins", senza peraltro scendere nel dettaglio delle numerosissime posizioni, che richiederebbero giorni e giorni di scrupolosa descrizione.

Innanzitutto, esistono quattro macrogeneri di trottole:
1a) UPRIGHT SPIN (TROTTOLA ALTA) - USp 
- busto in posizione eretta
1b) LAYBACK SPIN (TROTTOLA ROVESCIATA) - LSp
- busto in posizione eretta, con schiena e testa curvate all'indietro e la gamba libera in posizione "attitude"
2) SIT SPIN (TROTTOLA BASSA) - SSp
- busto in posizione accovacciata, con le natiche che non devono superare in altezza il ginocchio della gamba che poggia sul ghiaccio
3) CAMEL SPIN (TROTTOLA ANGELO) - CSp
- busto in posizione eretta, con la gamba libera all'indietro il cui ginocchio non deve superare in altezza il livello dei fianchi

Gli elementi che aggiungono valore alle suddette categorie sono molteplici, ma non tutti vengono considerati come tali: infatti, se da un lato il cambio di piede (Change of foot), l'entrata in salto (Flying Spin) e la combinazione di più tipologie di trottola (Combination Spin) determinano il cambio di denominazione e un punteggio di partenza differente, il cambio di filo (Change-edge) e tutte le svariate posizioni sono considerate "difficult variation" e concorrono a determinare il livello della trottola, oltre a incidere sul GoE (Grade of Execution).
Di seguito l'ulteriore terminologia utilizzata dal nuovo ISU Judging System: 
Flying Spin (Trottola Saltata) - Si aggiunge una "F" prima del codice della trottola 
Change of foot (Cambio piede) - Si aggiunge una "C" prima del codice della trottola e dopo l'eventuale "F" 
Combination Spin (Trottola Combinata) - Si aggiunge "Co" prima del codice della trottola e dopo le eventuali "F" e "C"

I livelli delle "spins" vanno da 1 a 4 (numero che viene indicato dopo il codice della trottola) e variano, come detto sopra, a seconda di numerosi criteri, tra cui, ad esempio, il numero di giri, le "difficult variation" inserite (come il cambio filo) o l'utilizzo di trottole quali la Bielmann. Regola comune vuole che l'inserimento di due criteri di difficoltà equivalga a un livello 2, tre criteri di difficoltà a un livello 3 e quattro a un livello 4.

Per quanto riguarda i punteggi, le trottole non fanno registrare notevoli divari come nei salti, essendo comprese tra lo score di 1,20 per la upright di livello 1 e il 3,20 della flying layback di livello 4 (3,50 -massimo punteggio ottenibile- nel caso di combinata). Non bisogna però commettere l'errore di sottovalutarle, dato che una potenziale "spin" di livello 4 ben pattinata può tranquillamente valere più di 4 punti, cioè l'equivalente di un triplo toe-loop o, meglio ancora, di un triplo Salchow.

In gara, per quanto concerne lo short program, le trottole obbligatorie sono tre: una saltata, una layback (angelo o bassa per gli uomini) e una combinata nelle tre tipologie con un solo cambio piede; il free skating deve contemplare come riferimento minimo una trottola combinata, una saltata e una da eseguirsi in una sola tipologia.

Infine, anche in questo caso prendiamo a riferimento gli esercizi di Carolina di questa stagione e vediamo quali trottole prevedevano i suoi programmi ai Campionati Mondiali di Nizza.

Short Program
FCSp4 - LSp3 - CCoSp4
Trottola angelo saltata di livello 4
Trottola rovesciata di livello 3
Trottola combinata con cambio piede di livello 4

Free Skating
FCSp4 - FCCoSp4 - CCoSp4
Trottola angelo saltata di livello 4
Trottola combinata saltata con cambio piede di livello 4
Trottola combinata con cambio piede di livello 4

martedì 15 maggio 2012

Un altro premio per Carolina e... per me!

A brevissima distanza dai premi di qualche giorno fa, sono lieto di annunciare nuovi riconoscimenti per il sottoscritto (che esagerazione...) e per la sola e unica Carolina Kostner.


La squisita Arwen, autrice del blog Il Rifugio degli Elfi, mi ha infatti insignito di un ulteriore web award, il Premio Almohada, facendomi decisamente montare la testa... Scherzi a parte, chiedendo umilmente scusa se non rispetto alla lettera le regole del premio (sono troppo stagionato per determinate esternazioni), ringrazio di cuore ancora una volta la cortesia di Arwen.


Il nostro angelo sul ghiaccio, dopo essere stata eletta atleta U.S.S.A. del mese di aprile 2012, ha vinto la prima "Sonjastatuetten", premio istituito in occasione del centenario della nascita della mitica Sonja Henie. Sul bellissimo blog Hot Blades, Hot Passion gestito dalla bravissima Laura tutti i dettagli!

giovedì 10 maggio 2012

La stagione che verrà: la danza


Concludo le mie personalissime e azzardate congetture su ciò che potrà accadere durante la prossima stagione agonistica con la categoria più atipica, la danza.
Come tutti gli appassionati hanno infatti imparato a capire nel corso degli anni, la Ice Dance segue una sceneggiatura a sè stante, legata sì al merito tecnico e all'impressione artistica, ma sostanzialmente dipendente da una "tacita" graduatoria che le coppie via via scalano: fortunatamente, con l'avvento del nuovo ISU judging system, alcune sorprese si sono verificate e gli equilibri hanno lentamente iniziato ad essere sovvertiti.
Ciò non toglie che per la danza si potrebbe addirittura tentare la strada del pronostico posizione per posizione, o perlomeno per piccoli gruppi di piazzamenti.
Senza ulteriore indugio, quindi, proviamoci, prendendo a riferimento la classifica degli ultimi Mondiali (senior e junior).

Tessa Virtue / Scott Moir (CAN)
Campioni olimpici e mondiali in carica, rinnoveranno l'eterna lotta con Davis/White. Personalmente li preferisco (e di molto) agli americani. Nel 2013, a meno di cataclismi, saranno primi o secondi. 
Meryl Davis / Charlie White (USA)
Campioni mondiali 2011, vicecampioni olimpici in carica, idem come sopra. Il prossimo anno secondi o primi. 
Nathalie Pechalat / Fabian Bourzat (FRA)
Una coppia gradevole ed espressiva, che dovrà guardarsi dalla fortissima ascesa di Weaver/Poje. La prossima stagione terzi o quarti (primi in Europa). 
Kaitlyn Weaver / Andrew Poje (CAN)
Agli ultimi Mondiali mi sono piaciuti tantissimo. Tenendo presente che i Mondiali 2013 saranno in Canada, potrebbero anche finire sul podio. 2013: quarti o terzi.
Elena Ilinykh / Nikita Katsalapov (RUS)
Contro pronostico si sono trovati ad essere la miglior coppia russa di danza della stagione appena conclusasi. Il prossimo anno dovranno guardarsi da Anna e Luca, che al WTT di Tokyo li hanno nettamente sopravanzati, e dalle voglie di (ri)salita di tutte le altre coppie di casa. Il prossimo anno su scala mondiale li vedo sesti, settimi o, più difficilmente, quinti. In campo continentale lotteranno per il podio: terzi, quarti o secondi. 
Anna Cappellini / Luca Lanotte (ITA)
Ci siamo. La maturazione della nostra bellissima coppia si può definire completa: il podio europeo è ora alla portata. Dopo Barbara e Maurizio, e Federica e Massimo, il prossimo anno potrebbe infatti arrivare la medaglia continentale per Anna e Luca. Incrociamo le dita. Secondi, terzi o quarti in Europa; quinti, sesti o settimi al mondo. 
Ekaterina Bobrova / Dmitri Solovёv (RUS)
Dal primo posto della Short Dance agli Europei alla settima posizione finale ai Mondiali: dalle stelle alle stalle in due mesi. E soprattutto l'onta di non essere più la prima coppia russa. Ekaterina e Dmitri (che a me non hanno mai fatto impazzire) dovranno necessariamente correre ai ripari, e in fretta, per recuperare terreno in vista delle prossime Olimpiadi. Il prossimo anno potrei vederli quarti, secondi o terzi agli Europei, mentre ai Mondiali dovrebbero arrivare settimi, quinti o sesti. 
Maia Shibutani / Alex Shibutani (USA)
Dopo l'incomprensibile exploit del 2011 (bronzo mondiale), quest'anno sono tornati dove a mio avviso dovrebbero stare: in ottava posizione. Personalmente mi comunicano pochissimo. Il prossimo anno dall'ottava posizione in giù.
Ekaterina Riazanova / Ilia Tkachenko (RUS)
Ekaterina e Ilia sono già negli Stati Uniti per allenarsi con i vati Shpilband e Zueva, assieme a Virtue/Moir e Davis/White: aspirerebbero a diventare la prima coppia russa. Potrebbero farcela, ma sarà durissima. Il prossimo anno dall'ottava posizione in giù worldwide, quinti in Europa. Attenzione però a quanto accadrà in casa Russia: Sochi2014 potrebbe portare a imprevisti sconvolgimenti interni. 
Madison Hubbell / Zachary Donohue (USA)
Se si confermeranno quale terza coppia USA, dovrebbero piazzarsi attorno alla decima posizione. 
Nelli Zhinganshina / Alexander Gazsi (GER)
Quest'anno hanno deluso, vorranno rifarsi. Idem come sopra: attorno alla decima piazza (dalla settima in giù in Europa). 
Penny Coomes / Nicholas Buckland (GBR)
Bravissimi agli Europei (sesti), deludenti ai Mondiali (14mi). La prossima stagione li vedo confermare la sesta piazza agli Europei; ai Mondiali invece potrebbero arrivare intorno alla decima posizione. 
Viktoria Sinitsina / Ruslan Zhiganshin (RUS)
Oro ai Mondiali junior, secondo gli esperti sono già bravissimi. Lotteranno per entrare a far parte delle tre coppie russe degli Europei e/o dei Mondiali. 
Alexandra Stepanova / Ivan Bukin (RUS)
Idem come sopra, con la differenza che Stepanova e Bukin hanno vinto l'argento. Il cognome di Ivan, poi, fa paura: è infatti figlio del mitico Andrei Bukin (due medaglie olimpiche, quattro titoli mondiali in coppia con Natalia Bestemianova). 
Alexandra Aldridge / Daniel Eaton (USA)
Bronzo ai Mondiali junior, potrebbero soffiare il terzo posto ai nazionali a Hubbell/Donohue e partecipare quindi ai prossimi Mondiali. 
Anna Yanovskaya / Sergei Mozgov (RUS)
Sesta coppia russa nominata, non ha grosse ambizioni ma vale la pena citarla per il prossimo futuro.

Fermo restando che avrò sicuramente dimenticato qualcuno, un enorme in bocca al lupo ad Anna e Luca!!!

mercoledì 9 maggio 2012

Carolina atleta USSA del mese


Un grandissimo onore.
La United States Sports Academy (USSA) ha attribuito il premio di Female Athlete del mese (in questo caso, aprile 2012) alla nostra regina del ghiaccio, la sola e unica Carolina Kostner.

Da ArtOnIce: Ancora un riconoscimento alla fantastica stagione di Carolina Kostner e alla sua prestazione al Mondiale in particolare. La nostra atleta, che ha eseguito un libero da manuale per eleganza e classe a Nizza, è stata votata come "atleta del mese di aprile" nel sondaggio dell' USSA (United States Sports Academy).
Tutti possono votare l'atleta ritenuto più meritevole, sia in campo maschile sia in quello femminile, sul sito dell'USSA, che propone ogni mese una rosa di nomi (è possibile anche suggerire i nominativi degli atleti preferiti ogni mese); tra il primo e il secondo martedì del mese successivo si può dare la propria preferenza. I voti ricevuti, insieme al parere della commissione dell'USSA, determinano i vincitori.
Ad aprile è stata proprio Carolina la più votata. Ha preceduto la ciclista australiana Anna Meares, che ha stabilito due record mondiali durante i campionati del mondo su pista a Melbourne raggiungendo il primato di 10 titoli mondiali in carriera. Erano sei le atlete selezionate come concorrenti al titolo di "atleta del mese" ad aprile.
In campo maschile, il prescelto è il golfista Bubba Watson, che ha preceduto il tennista Rafael Nadal.

Tutti gli atleti vincitori delle selezioni mensili parteciperanno come candidati alla designazione, a dicembre, dell'atleta dell'anno. Ricordiamoci dell'appuntamento per sostenere la nostra atleta!

Qui la comunicazione ufficiale dell'USSA.

Caro, sei un autentico mito.

La stagione che verrà: le coppie


Dopo le ladies e gli uomini, analizziamo ciò che potrà succedere durante la prossima stagione agonistica per quanto riguarda le coppie, anch'esse divise per nazione e/o continente.

RUSSIA
Dopo le (parziali o cocenti) delusioni dei Mondiali di Nizza, l'imperativo è quello di tornare a dominare non solo in campo europeo: Tatiana Volosozhar e Maxim Trankov sono ormai più che pronti per il gradino più alto del podio iridato; Yuko Kavaguti e Aleksandr Smirnov sono invece in forte crisi, sia di intesa che di risultati; Vera Bazarova e Yuri Larionov hanno un consistente bagaglio tecnico, ma la loro pattinata è a mio avviso un po' meccanica; Ksenia Stolbova e Fёdor Klimov sono un'ottima alternativa nel caso di défaillance degli ultimi due sodalizi nominati; infine Vasilisa Davankova e Andrei Deputat, bronzo ai Mondiali Junior di Minsk, sono i classici outsider in forte crescita che potrebbero anche fare il botto.

CINA
Qing Pang e Jian Tong agli ultimi Mondiali sono apparsi fallosi e a mio parere fuori condizione ottimale, e credo stiano valutando il da farsi in vista delle prossime Olimpiadi; Wenjing Sui e Cong Han, campioni del mondo junior, hanno mostrato un considerevole talento ma devono ancora parecchio affinarsi; come scritto da Laura nel suo blog Hot Blades, Hot Passion, bisogna inoltre considerare il rientro alle gare di Hao Zhang con una nuova partner, la sedicenne Peng Cheng; infine attenzione a Xiaoyu Yu e Yang Jin, argento agli ultimi Mondiali junior.

CANADA / STATI UNITI
Buon valore collettivo per le coppie nordamericane, ma poche le oggettive speranze di centrare il podio anche in prospettiva olimpica; citiamo comunque Meagan Duhamel/Eric Radford, Kirsten Moore-Towers/Dylan Moscovitch e Jessica Dubé/Sebastien Wolfe per il Canada, Caydee Denney/John Coughlin e Mary Beth Marley/Rockne Brubaker per il team USA.

EUROPA / RESTO DEL MONDO
Il nome di Aliona Savchenko e Robin Szolkowy (Germania) è ancora il punto di riferimento per tutti, no matter what; la sorpresissima dei Mondiali, la coppia giapponese formata da Narumi Takahashi e Mervin Tran (alle prese con una lunghissima e travagliatissima procedura per diventare cittadino del Sol Levante) avrà il difficilissimo compito di confermarsi; i nostri Stefania Berton e Ondrej Hotarek, costanti ma al momento privi di guizzi, cerceranno di salire per la prima volta nella storia sul podio europeo, alla loro portata.

In chiusura, indichiamo gli auspicabili (e difficilmente pronosticabili) protagonisti della prossima stagione: Savchenko/Szolkowy, Volosozhar/Trankov, Sui/Han, Duhamel/Radford e Denney/Coughlin.
Le incognite: Takahashi/Tran, Pang/Tong, Cheng/Zhang, Kavaguti/Smirnov e Bazarova/Larionov.
Gli outsider: Stolbova/Klimov, Berton/Hotarek, Moore-Towers/Moscovitch e Marley/Brubaker.

lunedì 7 maggio 2012

Il mio primo premio!!!

Grazie alla gentilissima Arwen, che mi legge dal primo post pubblicato, ho ricevuto, inaspettatamente e con grande gioia, il mio primissimo riconoscimento: il premio Your Blog is Great.


Arwen, creatrice di due interessantissimi blog (Il Rifugio degli Elfi e Stéphane Lambiel Heart on Ice), mi ha infatti segnalato "per la grafica e l'organicità del blog, la simpatia e in particolare l'impegno di sempre per rendere il proprio blog migliore."

Le regole di questo riconoscimento sono semplicissime:
1) Linkare il blog dal quale si riceve il premio
2) Premiare altri dieci blog

Ecco quindi i cinque blog (non riesco ad arrivare a dieci!) ai quali io attribuisco il premio Your Blog is Great:
1) BlogElution - The Blog Evolution!!
2) Samsarà Formazione e Coaching
3) Stéphane Lambiel Heart on Ice
4) Hot Blades, Hot Passion
5) Axels, Loops, and Spins

Ancora una volta, un sentito ringraziamento ad Arwen per la sua segnalazione!

venerdì 4 maggio 2012

Amarcord: la prima medaglia di Carolina

Marzo 2005.
Reduce da un decimo posto ottenuto nel 2003 all'esordio iridato e da un quinto l'anno successivo, Carolina riuscì nell'impresa di salire sul gradino più basso del podio ai Campionati Mondiali di Mosca a soli diciott'anni, sopravanzando di 37 centesimi di punto la quasi leggendaria Michelle Kwan.
Per la cronaca, l'oro andò a Irina Slutskaya, mentre l'argento fu appannaggio di Sasha Cohen: non propriamente due sconosciute, vero?
Ricordo che non mi fu possibile seguire la competizione in televisione, dato che all'epoca il mio appartamento milanese non contemplava decoder satellitari o parabole: decisi comunque di restare in casa e approfittare della diretta sul sempiterno sito dell'ISU; al termine della gara l'incredulità quasi prevalse sulla gioia: davvero non riuscivo a capacitarmi di ciò che il nostro angelo sul ghiaccio era riuscita a compiere.
Eppure, era tutto vero.

Short Program
Fonte: utente YT IceLinoa

Free Skating
Fonte: utente YT IceLinoa

mercoledì 2 maggio 2012

La stagione che verrà: gli uomini


Secondo appuntamento con le mie personalissime anticipazioni sulla prossima stagione agonistica. Questa volta tocca ai maschietti, anch'essi divisi per nazione o continente.

GIAPPONE
La stella di Yuzuru Hanyu ha profondamente scosso l'ultima edizione dei Mondiali, e il suo passaggio sotto la sapiente guida di Brian Orser non dovrebbe far altro che accrescere il già enorme potenziale di questo giovanissimo atleta del Sol Levante; Daisuke Takahashi resta intoccabile e in costante, eccezionale condizione; Takahiko Kozuka ha deluso non poco nei mesi passati, pur non toccando il (quasi) fondo come Nobunari Oda, estromesso dalle principali competizioni; nel caso questi ultimi talentuosissimi pattinatori non dovessero ritrovare la giusta forma, potrebbero farsi avanti Takahito Mura e Tatsuki Machida, mentre per i junior la strada è ancora piuttosto lunga.

STATI UNITI
C'è aria di lieve crisi dopo il ritiro (apparentemente non definitivo) di Evan Lysacek e Johnny Weir. Il nome di punta è quello di Jeremy Abbott, che a mio avviso soffre di una preoccupante inconsistenza sui salti durante i free skating, pur essendo pagato benissimo (troppo?) dai giudici sulle components; a seguire troviamo uno stuolo di atleti di indiscusso valore ma privi del piglio da star: Adam Rippon, Ross Miner, Brandon Mroz e Richard Dornbush, più accreditati in campo internazionale rispetto ai semi-sconosciuti Armin Mahbanoozadeh, Douglas Razzano e Stephen Carriere; infine non dimentichiamoci di Joshua Farris e Jason Brown, argento e bronzo ai Mondiali junior.

RUSSIA
Il rientro del re Evgeni Plushenko (coreografato dal nostro Pasquale Camerlengo) è l'evento clou della stagione: fortunatamente, dico io, perchè in casa Russia non c'è molto di cui star allegri. Artur Gachinski è infatti capace di magnifiche prestazioni (Europei 2012) quanto di inattesi e verticali crolli (Mondiali 2012); Sergei Voronov (quasi ventiduenne) e Konstantin Menshov (addirittura ventinovenne) non sembrano essere una garanzia per il futuro; infine tra i giovani Zhan Bush appare l'unico a cui guardare con ottimismo, data la tuttora palese inconsistenza di Artur Dmitriev Jr. e Maxim Kovtun. Insomma, in vista di Sochi 2014 la federazione russa avrà il suo bel da fare per trovare un degno erede a Plushenko.

CANADA
Patrick Chan (che io personalmente non venero), dominatore incontrastato delle ultime due stagioni, non credo sia molto propenso a mollare lo scettro, anche se nel corso dell'anno si sono notate incertezze e scricchiolii su alcuni salti: per correre ai ripari, il buon Patrick ha già comunque provveduto a cambiare allenatrice; Kevin Reynolds ai Mondiali di Nizza ha mostrato una grande solidità e appare in forte crescita; Jeremy Ten, Andrei Rogozine ed Elladj Baldé sono gli altri nomi da tenere d'occhio in prospettiva Olimpiadi del 2014.

FRANCIA / CINA
L'inossidabile Brian Joubert (che dovrebbe proseguire fino all'anno olimpico) e l'ormai maturo Florent Amodio sono le due inappuntabili certezze della nazionale transalpina, con Chafik Besseghier a far da possibile outsider; per quanto riguarda l'interessante rappresentativa cinese, attenzione a Nan Song (tecnicamente già molto competitivo), Jialiang Wu, He Zhang, ma soprattutto al campione mondiale junior Han Yan.

EUROPA
Nel vecchio continente, a differenza dell'esiguo movimento femminile, troviamo diversi nomi di spicco alla caccia di una più che attesa affermazione su scala mondiale: il ceco Michal Brezina, mai a medaglia nonostante il talento cristallino; il connazionale Tomas Verner, già campione continentale ma un po' persosi nell'ultimo anno; lo spagnolo Javier Fernandez, idolo delle folle e possessore di un bagaglio tecnico impressionante; il nostro Samuel Contesti, seppur ventinovenne, che spero possa difendere i colori dell'Italia fino a Sochi 2014.
In seconda fascia, occhio al belga Jorik Hendrickx (che rimane l'unico esponente di spicco del suo paese dopo il ritiro di Kevin van der Perren) e al tedesco Peter Liebers.

RESTO DEL MONDO
Vale la pena citare due atleti che la Russia vorrebbe aver preservato anzichè farli emigrare verso le bandiere di due paesi ex-sovietici: il bravissimo kazako Denis Ten e l'emergente uzbeko Misha Ge.

In conclusione, anche per la categoria maschile indichiamo gli auspicabili protagonisti della stagione prossima ventura, sempre in ordine sparso: Evgeni Plushenko, Javier Fernandez, Daisuke Takahashi, Yuzuru Hanyu, Patrick Chan, Brian Joubert, Florent Amodio, Michal Brezina, Jeremy Abbott e Denis Ten.
Le incognite: Nobunari Oda, Takahiko Kozuka, Artur Gachinski, Adam Rippon, Brandon Mroz e Tomas Verner.
Gli outsider: Samuel Contesti, Nan Song, Han Yan, Kevin Reynolds, Andrei Rogozine, Joshua Farris, Jason Brown, Zhan Bush, Misha Ge e Jorik Hendrickx.

Grazie!


Da pochi giorni mi sono lanciato nella piccola impresa di gestire un blog sul pattinaggio, e già due gentilissime utenti Blogger mi hanno spinto a continuare con i loro lusinghieri commenti.
Un sentitissimo grazie, pertanto, ad Arwen e Laura che, oltre a condividere questa splendida passione, gestiscono altrettanti interessantissimi blog che raccomando a tutti di visitare al più presto!
Arwen, Laura, grazie davvero!

martedì 1 maggio 2012

La stagione che verrà: le donne


Da poco terminata la winter season 2011-12, indimenticabile per i colori azzurri grazie alle straordinarie prestazioni di Carolina e agli ottimi risultati dei pattinatori di casa nostra ai Mondiali di Nizza, ritengo non sia azzardato cercare di capire cosa succederà nel prossimo futuro, ovvero nella fatidica stagione pre-olimpica 2012-13.
Nell'ottica di focalizzare al meglio prospettive, speranze e possibili sorprese, analizziamo la situazione categoria per categoria, iniziando dalle ladies.

Tre incognite su tutte: il (ventilato) rientro di Miki Ando, l'incognita Yu-Na Kim e, come già scritto in precedenza, il (possibile) ritiro di Carolina Kostner. Incognite che, peraltro, hanno un peso specifico enorme, invalidando congetture o ragionamenti raggiunti dopo faticose elucubrazioni. In soldoni, Miki e Carolina avrebbero un solo obiettivo a cui aspirare, le Olimpiadi di Sochi nel 2014, mentre Yuna, che ha già vinto tutto, immagino debba trovare motivazioni nel profondo di sè per continuare a pattinare a livello agonistico in modo soddisfacente.
Lasciando quindi in sospeso i suddetti tre nomi prendiamo in esame le altre probabili protagoniste, divise per nazione o continente.

GIAPPONE
Mao Asada è chiaramente in crisi, sia tecnicamente che di risultati, quindi dovrà lavorare sodo se vorrà tornare ad essere la stella che era; Akiko Suzuki è una pattinatrice tecnicamente valida ma, scusate la franchezza, non la vedo e non la vedrò mai come una fuoriclasse; Kanako Murakami è decisamente più aggraziata della Suzuki, ma meno consistente negli elementi di salto; Haruka Imai e Risa Shoji sembrano al momento ancora decisamente acerbe, mentre l'astro nascente Satoko Miyahara non sarà eleggibile per le gare senior fino al prossimo anno.

STATI UNITI
Ashley Wagner è letteralmente esplosa nel corso di questa stagione, sfiorando il podio ai Mondiali e vincendo i Four Continents, quindi al momento è giusto ritenerla la numero uno del team USA; Alissa Czisny, atleta che io personalmente adoro, è stata protagonista di un'involuzione inspiegabile ed estremamente preoccupante (ma non dimentichiamo che Carolina fece parecchio male nell'anno olimpico per poi riprendersi, e alla grande, nel biennio successivo), quindi necessita al più presto di un recupero mentale prima che fisico; Mirai Nagasu e Caroline Zhang, atlete dall'altissimo potenziale, hanno dovuto fare i conti con i naturali cambiamenti corporei dovuti allo sviluppo e si sono momentaneamente indebolite; Gracie Gold, argento ai Mondiali junior, potrebbe rivelarsi una sorpresa, mentre conosco ancora troppo poco Agnes Zawadzki e Christina Gao per poter esprimere un'opinione adeguata.

RUSSIA
Aiuto. Se solo le premesse e/o promesse verranno mantenute, dopo svariati anni di oblio la Russia al femminile potrebbe ritornare ai fasti della Slutskaya. Elizaveta Tuktamisheva e Adelina Sotnikova esordiranno infatti nel circuito senior, sconvolgendo sia le gerarchie interne al team ex-sovietico che quelle internazionali. Se poi aggiungiamo Alena Leonova (argento mondiale), Polina Shelepen, Polina Korobeynikova e Sofia Biryukova, non resta che inchinarci di fronte a tanta grazia. Ma non è tutto. Va obbligatoriamente nominata, infatti, anche la campionessa del mondo junior Julia Lipnitskaia, a detta degli esperti molto più talentuosa di tutte le suddette atlete: per fortuna di queste ultime, la Lipnitskaia è talmente giovane che, al pari della giapponese Miyahara, potrà gareggiare a livello senior solo dal 2013. Un nome che invece non sentiremo più sarà quello di Ksenia Makarova, presumibilmente spazzato via dal ciclone delle nuove leve.

CINA / CANADA
Kexin Zhang (settima a Nizza), Zijun Li (quinta ai Mondiali junior) e Bingwa Geng sono i nomi di punta della nazionale cinese, anche se solo la Zhang sembrerebbe pronta per il grande salto, mentre in Canada è notte fonda: Cynthia Phaneuf e Amelie Lacoste non risulterebbero tra le prime dieci nemmeno in Europa (dove in campo femminile, è inutile nasconderci, il livello generale è sceso parecchio, Carolina esclusa), e il ricambio sembra preoccupantemente assente.

EUROPA
Considerando che Sarah Meier e Laura Lepisto si sono definitivamente ritirate dall'agonismo, la finlandese Kiira Korpi, la georgiana Elene Gedevanishvili, la nostra Valentina Marchei, la svedese Viktoria Helgesson e la francese Yretha Silete sono gli unici nomi che mi sovvengono pensando a un ipotetico campionato europeo d'élite, Carolina e team russo a parte. Per come posso vederla io, un po' pochino.

In definitiva, se Carolina non si ritirerà (come spero), Miki rientrerà (come credo) e Yuna abbandonerà l'agonismo (come azzardo), ecco chi saranno le sicure protagoniste della stagione 2012-13 in ordine sparso: Elizaveta Tuktamisheva, Adelina Sotnikova, Alena Leonova, Carolina Kostner, Ashley Wagner, Akiko Suzuki, Miki Ando, Mao Asada (?) e Kiira Korpi.
Le incognite: Alissa Czisny, Mirai Nagasu, Caroline Zhang ed Elene Gedevanishvili.
Le outsider: Kanako Murakami, Gracie Gold, Christina Gao (?), Kexin Zhang, Zijun Li, Polina Shelepen e Polina Korobeynikova.

venerdì 27 aprile 2012

Impariamo il pattinaggio: i salti


Innanzitutto, una precisazione: l'esecuzione di un buon programma di pattinaggio artistico su ghiaccio non vuol dire atterrare bene tutti i salti e stop. Ci vuole ben altro.
Ma è anche vero che eseguire correttamente tutti i salti contribuisce ad ottenere un punteggio tecnico soddisfacente, punto di partenza ideale per un ottimo score complessivo.
Senza ulteriore indugio conosciamoli, dal più facile al più difficile.

Toe-Loop (puntato) - filo destro esterno indietro, si punta con il piede sinistro
Salchow (non puntato) - filo sinistro interno indietro, parte dalla lama
Loop (non puntato) - filo destro esterno indietro, parte dalla lama
Flip (puntato) - filo sinistro interno indietro, si punta con il piede destro
Lutz (puntato) - filo sinistro esterno indietro, si punta con il piede destro
Axel (non puntato) - filo sinistro esterno avanti, parte dalla lama

Il salto presentato in linea di massima da tutti (uomini e donne) e quasi sempre utilizzato per le combinazioni di più salti (due o tre) è il triplo toe-loop, che viene raramente sbagliato anche dal pattinatore senior meno esperto; il salto più difficile in assoluto è invece il triplo Axel, unico a partire in avanti, che è stato atterrato da pochissime pattinatrici fino ad oggi (tra quelle attualmente in attività solo la giapponese Mao Asada è in grado, con ormai scarso successo, di eseguirlo).
Nessuna donna ha ancora eseguito correttamente in competizione un salto quadruplo, mentre gli atleti più rappresentativi in ambito maschile presentano piuttosto frequentemente quadruplo toe-loop e, più di rado, quadruplo Salchow. Solo lo scorso anno è stato ratificato il primo quadruplo Lutz, eseguito correttamente dallo statunitense Brandon Mroz durante l'NHK Trophy a Sapporo, in Giappone.
Nessun pattinatore è stato finora in grado di eseguire (ribadisco, correttamente e durante una competizione ufficiale ISU) quadruplo loop, quadruplo flip e, ovviamente, quadruplo Axel.
Di seguito i punteggi di ogni salto nelle tre varianti (doppio, triplo e quadruplo).

Toe-Loop (T)
Doppio 1,4 - Triplo 4,1 - Quadruplo 10,3
Salchow (S)
Doppio 1,4 - Triplo 4,2 - Quadruplo 10,5
Loop (Lo)
Doppio 1,8 - Triplo 5,1 - Quadruplo 12,0 (mai eseguito)
Flip (F)
Doppio 1,8 - Triplo 5,3 - Quadruplo 12,3 (mai eseguito)
Lutz (Lz)
Doppio 2,1 - Triplo 6,0 - Quadruplo 13,6
Axel (A)
Doppio 3,3 - Triplo 8,5 - Quadruplo 15,0 (mai eseguito)

Vediamo ora quanti e quali tipi di salti si devono obbligatoriamente eseguire durante lo short program e il free skating.

Short Program
Uomini
1) Doppio o triplo Axel
2) Salto triplo o quadruplo preceduto da passi
3) Una combinazione a scelta tra: un salto triplo e uno doppio, due tripli, un quadruplo e un doppio oppure un quadruplo e un triplo
Donne
1) Doppio o triplo Axel
2) Salto triplo preceduto da passi
3) Una combinazione a scelta tra: un salto triplo e uno doppio oppure due tripli
Free Skating
Uomini 
1) Cinque salti singoli (tra cui almeno un Axel)
2) Tre combinazioni di cui una sola a tre salti
Donne
1) Quattro salti singoli (tra cui almeno un Axel)
2) Tre combinazioni di cui una sola a tre salti

Infine, prendiamo a riferimento gli esercizi di Carolina di questa stagione e vediamo quali salti prevedevano i suoi programmi ai Campionati Mondiali di Nizza.

Short Program
3Lo - 3T+3T - 2A
Free Skating
3Lo - 3F - 2A+3T - 3F+2T - 2A - 3S - 3S+2T+2T

mercoledì 25 aprile 2012

Amarcord: l'oro mondiale di Barbara e Maurizio

Marzo 2001.
A casa tra una chemioterapia e l'altra, riuscii a gustarmi in diretta il primo storico oro iridato per l'Italia ai mondiali di Vancouver.
Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio, già campioni d'Europa a Bratislava (prima volta dello Stivale nella danza), bissarono lo straordinario successo ottenuto in campo continentale.
Le note di Romeo + Giulietta di Craig Armstrong risuonano ancora oggi, fortissime nel cuore e indelebili nella memoria.

Fonte: utente YT The Brunette

martedì 24 aprile 2012

Carolina, e adesso?


Oh Carolina, mia Carolina, cosa farai adesso?
Ora che sei campionessa del mondo, che hai vinto tutto quello che si poteva vincere (beh, a parte quel titoletto legato ai cinque cerchi...), che decisione prenderai?
Gareggerai, suderai, faticherai e ti spremerai fino a Sochi 2014, ultimo tentativo per raggiungere quell'unico alloro di cui sopra, oppure ti ritirerai dalle competizioni da assoluta regina (campionessa mondiale ed europea in carica, vincitrice dell'ISU Grand Prix, prima nel world ranking stagionale e complessivo)?
Deciderai ancora per due anni di sacrificare tutto alla ricerca della gloria d'Olimpia, oppure d'ora in poi ti vedremo solo nella veste sottostante, a fianco dell'uomo che ami (Alex Schwazer, il campione olimpico della 50 km di marcia a Pechino 2008, nda)?


Se fossi in te, non saprei davvero quale strada scegliere.
Da tifoso, mi trovo in linea di massima nella stessa posizione. Vederti pattinare ancora per un biennio cementerebbe ancor di più la mia incondizionata e totale passione nei tuoi confronti; al contrario, se dovessi decidere di smettere, il mio ricordo della tua fulgida carriera sarebbe scintillante e consapevole del fatto che hai abbandonato l'agonismo da indiscussa protagonista.
Carolina, ti chiedo solo di non tenermi troppo a lungo sulle spine: qualsiasi cosa tu decida, sei e sarai sempre il mio solo e vero mito sportivo.

lunedì 23 aprile 2012

Era ora...

Dopo una considerevole serie di post dedicati al pattinaggio artistico su ghiaccio all'interno del mio blog sulla settima arte, dopo un'idea abbozzata circa quattro anni fa ma subito accantonata, dopo svariate elucubrazioni al riguardo, ho deciso di provarci.
Parlerò di ghiaccio, parlerò di arte, parlerò di pattinaggio.
Ma iniziamo con ordine. Anzi, con quattro immagini.

Questa è la locandina del famosissimo spettacolo che i miei genitori mi portarono a vedere quando compii dodici primavere. L'imprinting di ciò che si è trasformato in un'accesissima passione credo possa essere avvenuto in quell'occasione.

Questi sono Jayne Torvill e Christopher Dean, inglesi, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Sarajevo (1984) nella danza su ghiaccio. Sulle note del Bolero di Maurice Ravel ottennero, per la prima e unica volta nella storia, nove punteggi di 6.0, all'epoca il massimo score realizzabile. A questo riguardo ho vaghi ricordi durante un notiziario in televisione, ma l'eco di quell'incredibile punteggio mi continuò a risuonare nella memoria per diverso tempo.

Questa è Midori Ito, giapponese, oro ai Mondiali di Parigi del 1989, occasione in cui fu la prima donna nella storia ad atterrare un triplo axel (il salto più celebre). Ricordo come fosse oggi il suo esercizio, le sue lacrime e l'incredibile quantità di fiori che le fu lanciata dagli spalti. Quella fu la prima emozione vera che provai seguendo questo fantastico sport.

Questa è ...beh, inutile che lo dica! E', molto semplicemente, il motivo per cui negli ultimi dieci anni sono riuscito a dimenticare i batticuori provati per Alberto Tomba e Deborah Compagnoni, le mie icone sportive anni novanta. E' il mio angelo sul ghiaccio, nonchè la più grande pattinatrice italiana di tutti i tempi.
Signore e signori, Carolina Kostner, ovvero il motivo per cui mi accingo ad iniziare questa stimolante avventura epistolare con me stesso...