mercoledì 2 maggio 2012

La stagione che verrà: gli uomini


Secondo appuntamento con le mie personalissime anticipazioni sulla prossima stagione agonistica. Questa volta tocca ai maschietti, anch'essi divisi per nazione o continente.

GIAPPONE
La stella di Yuzuru Hanyu ha profondamente scosso l'ultima edizione dei Mondiali, e il suo passaggio sotto la sapiente guida di Brian Orser non dovrebbe far altro che accrescere il già enorme potenziale di questo giovanissimo atleta del Sol Levante; Daisuke Takahashi resta intoccabile e in costante, eccezionale condizione; Takahiko Kozuka ha deluso non poco nei mesi passati, pur non toccando il (quasi) fondo come Nobunari Oda, estromesso dalle principali competizioni; nel caso questi ultimi talentuosissimi pattinatori non dovessero ritrovare la giusta forma, potrebbero farsi avanti Takahito Mura e Tatsuki Machida, mentre per i junior la strada è ancora piuttosto lunga.

STATI UNITI
C'è aria di lieve crisi dopo il ritiro (apparentemente non definitivo) di Evan Lysacek e Johnny Weir. Il nome di punta è quello di Jeremy Abbott, che a mio avviso soffre di una preoccupante inconsistenza sui salti durante i free skating, pur essendo pagato benissimo (troppo?) dai giudici sulle components; a seguire troviamo uno stuolo di atleti di indiscusso valore ma privi del piglio da star: Adam Rippon, Ross Miner, Brandon Mroz e Richard Dornbush, più accreditati in campo internazionale rispetto ai semi-sconosciuti Armin Mahbanoozadeh, Douglas Razzano e Stephen Carriere; infine non dimentichiamoci di Joshua Farris e Jason Brown, argento e bronzo ai Mondiali junior.

RUSSIA
Il rientro del re Evgeni Plushenko (coreografato dal nostro Pasquale Camerlengo) è l'evento clou della stagione: fortunatamente, dico io, perchè in casa Russia non c'è molto di cui star allegri. Artur Gachinski è infatti capace di magnifiche prestazioni (Europei 2012) quanto di inattesi e verticali crolli (Mondiali 2012); Sergei Voronov (quasi ventiduenne) e Konstantin Menshov (addirittura ventinovenne) non sembrano essere una garanzia per il futuro; infine tra i giovani Zhan Bush appare l'unico a cui guardare con ottimismo, data la tuttora palese inconsistenza di Artur Dmitriev Jr. e Maxim Kovtun. Insomma, in vista di Sochi 2014 la federazione russa avrà il suo bel da fare per trovare un degno erede a Plushenko.

CANADA
Patrick Chan (che io personalmente non venero), dominatore incontrastato delle ultime due stagioni, non credo sia molto propenso a mollare lo scettro, anche se nel corso dell'anno si sono notate incertezze e scricchiolii su alcuni salti: per correre ai ripari, il buon Patrick ha già comunque provveduto a cambiare allenatrice; Kevin Reynolds ai Mondiali di Nizza ha mostrato una grande solidità e appare in forte crescita; Jeremy Ten, Andrei Rogozine ed Elladj Baldé sono gli altri nomi da tenere d'occhio in prospettiva Olimpiadi del 2014.

FRANCIA / CINA
L'inossidabile Brian Joubert (che dovrebbe proseguire fino all'anno olimpico) e l'ormai maturo Florent Amodio sono le due inappuntabili certezze della nazionale transalpina, con Chafik Besseghier a far da possibile outsider; per quanto riguarda l'interessante rappresentativa cinese, attenzione a Nan Song (tecnicamente già molto competitivo), Jialiang Wu, He Zhang, ma soprattutto al campione mondiale junior Han Yan.

EUROPA
Nel vecchio continente, a differenza dell'esiguo movimento femminile, troviamo diversi nomi di spicco alla caccia di una più che attesa affermazione su scala mondiale: il ceco Michal Brezina, mai a medaglia nonostante il talento cristallino; il connazionale Tomas Verner, già campione continentale ma un po' persosi nell'ultimo anno; lo spagnolo Javier Fernandez, idolo delle folle e possessore di un bagaglio tecnico impressionante; il nostro Samuel Contesti, seppur ventinovenne, che spero possa difendere i colori dell'Italia fino a Sochi 2014.
In seconda fascia, occhio al belga Jorik Hendrickx (che rimane l'unico esponente di spicco del suo paese dopo il ritiro di Kevin van der Perren) e al tedesco Peter Liebers.

RESTO DEL MONDO
Vale la pena citare due atleti che la Russia vorrebbe aver preservato anzichè farli emigrare verso le bandiere di due paesi ex-sovietici: il bravissimo kazako Denis Ten e l'emergente uzbeko Misha Ge.

In conclusione, anche per la categoria maschile indichiamo gli auspicabili protagonisti della stagione prossima ventura, sempre in ordine sparso: Evgeni Plushenko, Javier Fernandez, Daisuke Takahashi, Yuzuru Hanyu, Patrick Chan, Brian Joubert, Florent Amodio, Michal Brezina, Jeremy Abbott e Denis Ten.
Le incognite: Nobunari Oda, Takahiko Kozuka, Artur Gachinski, Adam Rippon, Brandon Mroz e Tomas Verner.
Gli outsider: Samuel Contesti, Nan Song, Han Yan, Kevin Reynolds, Andrei Rogozine, Joshua Farris, Jason Brown, Zhan Bush, Misha Ge e Jorik Hendrickx.

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