lunedì 18 marzo 2013

Mondiali 2013: analisi e commenti


Innanzitutto, una divagazione.
Poche ore fa ho letto un articolo di Christine Brennan dell'autorevole testata USA Today in cui la giornalista, dopo i campionati iridati di London, asserisce senza mezzi termini che il pattinaggio di figura sta morendo, e neanche troppo lentamente: un palazzetto di "soli" settemila posti quasi mai esaurito (in Canada!), gli Stati Uniti che trasmettono l'avvenimento su un canale non accessibile a tutti, il nuovo sistema di giudizio (forse) più equo ma (sicuramente) più anonimo, i costi delle attrezzature che non scendono pur in tempi di crisi, lo scarso appeal di determinate nazioni potenzialmente interessanti.
Posso dire una cosa? Mai negli ultimi tempi credo di aver letto parole così faziose ed irritanti, che a mio avviso possono essere ricondotte ad una semplice, scomoda verità: gli Stati Uniti, danza sul ghiaccio a parte, non partoriscono un vero talento da ormai tanto, troppo tempo. E la signora Brennan, spazientendosi, ha deciso che, a parer suo, il pattinaggio sta amabilmente tirando le cuoia.
Per carità, alcune affermazioni sono condivisibili (il sistema di giudizio, l'eccessivo sforzo economico di chi vorrebbe avviare i figli alla pratica), ma generalizzare a tal punto parlando di imminente decesso dello sport stesso mi sembra quantomeno provocatorio, per non dire offensivo.
Su questa più che spinosa questione torneremo comunque.
Ora, senza ulteriore indugio, andiamo ad analizzare i Mondiali preolimpici appena conclusisi.

Singolo femminile
Conferme: Yu-na Kim, Carolina Kostner, Mao Asada, Gracie Gold
Sorprese: Kanako Murakami, Zijun Li
Delusioni: Elene Gedevanishvili, le russe, Akiko Suzuki, Ashley Wagner

Lapidario: contro l'attuale Yu-na non c'è nulla da fare. Punto. A Sochi si lotterà per l'argento, e fa piacere constatare che il nostro angelo sul ghiaccio parte tra le favorite per questo agognatissimo podio olimpico. D'altronde, piazzarsi seconda (con voti nel punteggio artistico compresi tra l'8,46 e il 9,04) dopo due cadute, un loop semplice e un'inopportuna epistassi non è da tutti. Il fatto è che Carolina, violentando la sua stessa (riservatissima) natura, riesce finalmente ad esprimere interamente la sua femminilità, pattinando come nessun'altra (neanche Yu-na, da questo punto di vista, la eguaglia) e raggiungendo livelli di intensità paragonabili alle grandissime del passato (Katarina Witt su tutte).
Sempre in prospettiva olimpica, oltre all'onnipresente Mao (un po' fallosa in quest'occasione), vedo meglio la Gold rispetto alla claudicante Wagner (attendendo il rientro della Czisny), mentre in casa Russia (che ha perso uno slot) sarà acerrima battaglia per aggiudicarsi i due posti disponibili.
Per il resto, inversione dei ruoli tra Akiko e Kanako, grandissimo libero dell'adorabile cinesina Li, caduta libera per la Gedevanishvili, target raggiunto per la Osmond (nelle prime dieci, ovvero due slot olimpici per il Canada) e prestazione sottotono per la nostra Valentina, che ci auguriamo possa aver modo di rifarsi a Sochi.
Infine, gli slot per Sochi 2014:
Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti 3
Canada, Cina, Italia e Russia 2
Estonia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Slovacchia, Svezia e Ucraina 1
6 slot aggiuntivi (assegnati a nazioni non sopracitate) verranno definiti al Nebelhorn Trophy in settembre.

Singolo maschile
Conferme: Patrick Chan, Javier Fernández, Yuzuru Hanyu
Sorprese: Denis Ten, Peter Liebers
Delusioni: i cechi, i francesi, Daisuke Takahashi

Esaurisco velocemente lo scottante argomento Patrick Chan: corto molto ben pattinato ma strapagato, libero con due quadrupli perfetti ma con due cadute, un salto doppiato e un altro atterrato male; avesse pattinato al di fuori dei confini di casa sua, sarebbe sicuramente arrivato secondo.
Detto ciò, sorprendente e grandissimo Denis Ten, che avrebbe strameritato il titolo iridato (un salto doppiato l'unica sbavatura); Javier conferma di essere il pattinatore attualmente più dotato ma anche il più incostante (comunque meritatissimo il bronzo); Yuzuru, ancora influenzato e reduce da un piccolo infortunio, fa un mezzo miracolo dimostrando a tutti il suo reale valore.
In prospettiva olimpica, preoccupante il calo di forma di Daisuke e le amnesie di Březina e dei francesi, mentre Verner, se non si affiderà al più presto a un valido mental coach, rischia di non tornare più quello che era; bravissimo il tedesco Liebers, mentre gli americani confermano il medio livello globale e nulla più.
Gli slot per Sochi 2014:
Canada e Giappone 3
Francia, Kazakhstan, Repubblica Ceca, Spagna e Stati Uniti 2
Austria, Belgio, Cina, Estonia, Germania, Russia, Svezia e Uzbekistan 1
6 slot aggiuntivi (assegnati a nazioni non sopracitate) verranno definiti al Nebelhorn Trophy in settembre (in bocca al lupo a Paolo Bacchini e Paul Bonifacio Parkinson!).

Coppie d'artistico
Conferme: Volosozhar/Trankov, Savchenko/Szolkowy, i canadesi
Sorprese: nessuna
Delusioni: Berton/Hotarek, Vartmann/Van Cleave

Tatiana e Maxim (nella foto) fanno un (quasi) capolavoro stravincendo con un punteggio monstre, mentre Aliona e Robin devono guardarsi dagli emergenti canadesi Duhamel/Radford più che giocarsela con i russi per il titolo. Ed è tutto dire...
Per quanto riguarda le altre coppie, molto bravo il secondo sodalizio canadese (Moore-Towers/Moscovitch), che io continuo a preferire ai connazionali, e buon sesto posto per Kavaguti/Smirnov dopo il brutto Europeo; male Bazarova/Larionov dopo un ottimo Grand Prix e maluccio Stefania e Ondra, piuttosto fallosi anche se decisamente sottopagati dalle giurie; discreta la prestazione delle coppie cinesi; disastro totale per il secondo binomio tedesco, già in difficoltà a Zagabria; in assenza di Denney/Coughlin, quasi non pervenute le coppie americane.
Infine, gli slot per Sochi 2014:
Canada e Russia 3
Cina, Francia, Germania, Italia e Stati Uniti 2
4 slot aggiuntivi (assegnati a nazioni non sopracitate) verranno definiti al Nebelhorn Trophy in settembre.

Coppie di danza
Conferme: Davis/White, Virtue/Moir, Bobrova/Soloviev
Sorprese: Cappellini/Lanotte, Zhiganshina/Gazsi
Delusioni: Ilinykh/Katsalapov, Coomes/Buckland

Tutto secondo previsione, con Meryl e Charlie che fanno a gara di bravura con Tessa e Scott, vincendo piuttosto agevolmente: certo che dopo aver visto pattinare loro, concentrarsi sulle altre coppie è sempre relativamente difficile...
Davvero strepitosi, comunque, Anna e Luca, che piazzano il terzo libero e sfiorano il bronzo, andato ai bravi ma dozzinali russi Bobrova/Soloviev.
Molto male Ilinykh e Katsalapov, fallosissimi e inspiegabilmente davanti ad Anna e Luca agli Europei, e gli inglesi, capaci di non eseguire l'elemento chiave della trottola combinata; molto bene, invece, i divertentissimi tedeschi Zhiganshina/Gazsi, che interpretano in modo magistrale due sgangheratissimi zombie; sicuri e convincenti Madison Chock e Evan Bates, in grado di sopravanzare i fratelli Shibutani anche nell'occasione più importante.
Infine, discorsi a parte meritano i canadesi Kaitlyn Weaver e Andrew Poje (quinti), e i transalpini Nathalie Péchalat e Fabian Bourzat (sesti). Reduci da due bruttissimi infortuni (Kaitlyn nella prima coppia, Fabian nella seconda), sono stati encomiabili nei loro rispettivi sforzi: Fabian, allenatosi per sole tre settimane, è stato addirittura eroico nel portare a termine l'esercizio, seppur stanchissimo durante l'ultimo minuto di gara.
Gli slot per Sochi 2014:
Canada, Russia e Stati Uniti 3
Francia, Italia e Germania 2
Azerbaijan, Gran Bretagna, Lituania e Ucraina 1
5 slot aggiuntivi (assegnati a nazioni non sopracitate) verranno definiti al Nebelhorn Trophy in settembre.

6 commenti:

  1. A me il sistema di giudizio sembra una della cose più geniali che siano mai state inventate nel campo dei regolamenti sportivi.
    Anzi, dovrebbe essere copiato da altre discipline in cui il risultato dipende dalle giurie, come la ginnastica o i tuffi.
    Ma, a parte altri sport, il pattinaggio aveva un gran bisogno di tirarsi fuori dagli "scandali" e dalle polemiche e lo ha fatto senza togliere un'oncia allo spettacolo e all'interesse, checchè ne dica la Brennan.

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  2. Sono in quasi totale accordo.
    Il lato "debole" o attaccabile del nuovo sistema di giudizio sono ovviamente le componenti del programma, che in alcuni casi (e ripeto, alcuni) risultano francamente incomprensibili. Se, come dovrebbe essere, un pattinatore estremamente dotato cade più volte o effettua un programma sporcato in più punti, le componenti dovrebbero automaticamente scendere, anche se non di molto. Tutto ciò, a mio avviso, in effetti accade, ma in modo ancora piuttosto arbitrario: i condizionamenti (appartenere a federazioni più forti di altre, pattinare sul ghiaccio di casa), insomma, sono rimasti...

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  3. Beh, si, è vero: sui components ancora ci si può "giocare", anche se siamo ben lontani dai "giochi" sporchi di un tempo.
    Non so se ci possano essere delle alternative, quella di legare i components alla buona esecuzione degli elementi mescolerebbe forse un pò troppo i due aspetti.
    Temo che una parte di soggettività e di "simpatia" sia ineliminabile. E sotto alcuni aspetti forse ciò non è neppure male, per evitare di "robotizzare" troppo il giudizio.

    Passando al commento sui Mondiali, vorrei soffermarmi su Ilinykh/Katsalapov.
    Sono solo io a pensare (ma il mio timore risale già all'anno scorso) che abbiano commesso un terribile (e penso ormai non rimediabile per Sochi) errore nel passare da Zhulin a Morozov?
    Già l'anno scorso trovavo inconcepibile che ad una coppia di ventenni, freschi e con potenzialità straordinarie (il loro delizioso Don Chisciotte era stato un biglietto da visita iperbolico), secondo me la coppia con maggior potenziale di crescita, fosse stato affidato un programma pesante e "drammatico" come la Tosca (che ci hanno messo tutta la stagione per riuscire a pattinare in modo convincente).
    Come mandare due adolescenti a sentire madrigali di Monteverdi invece che a ballare in discoteca ...
    Poi quest'anno, con quello strano Ghost e con la sensazione generale che neppure loro siano ormai convinti di ciò che fanno (lo svogliatissimo free di London è stato emblematico).

    Nello stesso tempo Bobrova/Soloviev, una coppia che fino a due anni fa definivo "noiosa, paludata, obsoleta", perfino esteticamente "ottocentesca", hanno cambiato allenatore, sono passati (guarda caso) a Zhulin, hanno rivoluzionato il loro modo di pattinare ed oggi sono a podio mondiale.
    E io non li definisco "dozzinali" (anche se *tutti* oggi sono "dozzinali" rispetto a Virtue/Moir e Davis/White!), ma certo che non hanno le potenzialità di Ilinykh/Katsalapov, eppure sono ormai stabilmente davanti a loro.


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  4. Caro Astor, innanzitutto ti ringrazio per i tuoi commenti così attivi e competenti su questo piccolo blog, e ti invito a farlo ancora in futuro sempre con il medesimo spirito!
    Per quanto riguarda Ilinykh/Katsalapov, sono d'accordo con te su tutta la linea, anche se devo riconoscere che non ho mai particolarmente stimato Zhulin per via di questo suo stile un po' troppo lezioso e prossimo allo stucchevole; devo peraltro ammettere che in qualità di trainer sta ottenendo risultati più che lusinghieri.
    Su Morozov al momento attuale nutro anch'io qualche dubbio, dato che i suoi allievi di punta stanno facendo quasi tutti parecchia fatica (Takahashi, Leonova, Gedevanishvili), e mi sta sorgendo il dubbio che possa non trattarsi di un caso, come potrebbe non esserlo il fatto che da quando Anna e Luca l'hanno lasciato sembra che abbiano finalmente spiccato il volo...
    Riguardo a Bobrova/Soloviev, nulla da eccepire sulla loro pattinata: io, semplicemente, non li trovo coinvolgenti né particolarmente d'impatto scenico/scenografico; di qui la mia definizione di "dozzinali". Per farti meglio comprendere, io ero un estimatore dei fratelli Duchesnay e poi di Oksana Grishuk ed Evgeni Platov, quindi è molto difficile che possa appassionarmi allo stile di Bobrova/Soloviev! ;-)
    Alla prossima!

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  5. Si, anche su di me Bobrova/Soloviev hanno sempre avuto un effetto soporifero, :-) quello che mi sorprende è come quest'anno siano riusciti a rinnovarsi, anche se probabilmente credo che oltre a dove sono arrivati ora non riusciranno ad andare.

    Ho trovato questo "piccolo blog", come tu dici, poco tempo fa, cercando informazioni per capirne qualcosa di più sui salti, e l'ho subito messo tra i preferiti.
    Per inciso, ho linkato il tuo chiarissimo post sui salti in un piccolo thread sul pattinaggio che ogni anno apro su un forum di ... Formula Uno! (sezione Off topic/Altri sport)
    In realtà sono praticamente l'unico che lì scrive (da mero appassionato) di pattinaggio ma, incredibilmente, di gente che lo legge ce n'è abbastanza, a giudicare dalle visualizzazioni, anche in confronto ad altri sport extra Formula Uno, come lo sci.
    http://forum.motorionline.com/index.php?showtopic=24362&st=0

    Complimenti per il blog e ... alla prossima!

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  6. Ma complimenti a te per il dettagliatissimo forum!!! Wow!!!
    Non ce l'ho ancora fatta a leggere ogni singolo post, ma mi riprometto di farlo al più presto!
    Una domanda: ma perchè non crei un tuo blog, data la competenza e la passione che hai per questo sport??? Per carità, il forum è un ottimo strumento, ma in un blog credo che ognuno possa veramente sbizzarrirsi con ogni tipo di fantasia (grafica, layout, etc.)!!! ;-)
    Detto ciò, peccato che l'Italia non sia riuscita a qualificarsi per il World Team Trophy...

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