Innanzitutto, una divagazione.
Poche ore fa ho letto
un articolo di Christine Brennan dell'autorevole testata
USA Today in cui la giornalista, dopo i campionati iridati di London, asserisce senza mezzi termini che il pattinaggio di figura sta morendo, e neanche troppo lentamente: un palazzetto di "soli" settemila posti quasi mai esaurito (in Canada!), gli Stati Uniti che trasmettono l'avvenimento su un canale non accessibile a tutti, il nuovo sistema di giudizio (forse) più equo ma (sicuramente) più anonimo, i costi delle attrezzature che non scendono pur in tempi di crisi, lo scarso appeal di determinate nazioni potenzialmente interessanti.
Posso dire una cosa? Mai negli ultimi tempi credo di aver letto parole così faziose ed irritanti, che a mio avviso possono essere ricondotte ad una semplice, scomoda verità: gli Stati Uniti, danza sul ghiaccio a parte, non partoriscono un vero talento da ormai tanto, troppo tempo. E la signora Brennan, spazientendosi, ha deciso che, a parer suo, il pattinaggio sta amabilmente tirando le cuoia.
Per carità, alcune affermazioni sono condivisibili (il sistema di giudizio, l'eccessivo sforzo economico di chi vorrebbe avviare i figli alla pratica), ma generalizzare a tal punto parlando di imminente decesso dello sport stesso mi sembra quantomeno provocatorio, per non dire offensivo.
Su questa più che spinosa questione torneremo comunque.
Ora, senza ulteriore indugio, andiamo ad analizzare i Mondiali preolimpici appena conclusisi.
Singolo femminile
Conferme: Yu-na Kim, Carolina Kostner, Mao Asada, Gracie Gold
Sorprese: Kanako Murakami, Zijun Li
Delusioni: Elene Gedevanishvili, le russe, Akiko Suzuki, Ashley Wagner
Lapidario: contro l'attuale Yu-na non c'è nulla da fare. Punto. A Sochi si lotterà per l'argento, e fa piacere constatare che il nostro angelo sul ghiaccio parte tra le favorite per questo agognatissimo podio olimpico. D'altronde, piazzarsi seconda (con voti nel punteggio artistico compresi tra l'8,46 e il 9,04) dopo due cadute, un loop semplice e un'inopportuna epistassi non è da tutti. Il fatto è che Carolina, violentando la sua stessa (riservatissima) natura, riesce finalmente ad esprimere interamente la sua femminilità, pattinando come nessun'altra (neanche Yu-na, da questo punto di vista, la eguaglia) e raggiungendo livelli di intensità paragonabili alle grandissime del passato (Katarina Witt su tutte).
Sempre in prospettiva olimpica, oltre all'onnipresente Mao (un po' fallosa in quest'occasione), vedo meglio la Gold rispetto alla claudicante Wagner (attendendo il rientro della Czisny), mentre in casa Russia (che ha perso uno slot) sarà acerrima battaglia per aggiudicarsi i due posti disponibili.
Per il resto, inversione dei ruoli tra Akiko e Kanako, grandissimo libero dell'adorabile cinesina Li, caduta libera per la Gedevanishvili, target raggiunto per la Osmond (nelle prime dieci, ovvero due slot olimpici per il Canada) e prestazione sottotono per la nostra Valentina, che ci auguriamo possa aver modo di rifarsi a Sochi.
Infine, gli slot per Sochi 2014:
Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti 3
Canada, Cina, Italia e Russia 2
Estonia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Slovacchia, Svezia e Ucraina 1
6 slot aggiuntivi (assegnati a nazioni non sopracitate) verranno definiti al Nebelhorn Trophy in settembre.
Singolo maschile
Conferme: Patrick Chan, Javier Fernández, Yuzuru Hanyu
Sorprese: Denis Ten, Peter Liebers
Delusioni: i cechi, i francesi, Daisuke Takahashi
Esaurisco velocemente lo scottante argomento Patrick Chan: corto molto ben pattinato ma strapagato, libero con due quadrupli perfetti ma con due cadute, un salto doppiato e un altro atterrato male; avesse pattinato al di fuori dei confini di casa sua, sarebbe sicuramente arrivato secondo.
Detto ciò, sorprendente e grandissimo Denis Ten, che avrebbe strameritato il titolo iridato (un salto doppiato
l'unica sbavatura); Javier conferma di essere il pattinatore attualmente più dotato ma anche il più incostante (comunque meritatissimo il bronzo); Yuzuru, ancora influenzato e reduce da un piccolo infortunio, fa un mezzo miracolo dimostrando a tutti il suo reale valore.
In prospettiva olimpica, preoccupante il calo di forma di Daisuke e le amnesie di Březina e dei francesi, mentre Verner, se non si affiderà al più presto a un valido mental coach, rischia di non tornare più quello che era; bravissimo il tedesco Liebers, mentre gli americani confermano il medio livello globale e nulla più.
Gli slot per Sochi 2014:
Canada e Giappone 3
Francia, Kazakhstan, Repubblica Ceca, Spagna e Stati Uniti 2
Austria, Belgio, Cina, Estonia, Germania, Russia, Svezia e Uzbekistan 1
6 slot aggiuntivi (assegnati a nazioni non sopracitate) verranno definiti al Nebelhorn Trophy in settembre (in bocca al lupo a Paolo Bacchini e Paul Bonifacio Parkinson!
).
Coppie d'artistico
Conferme: Volosozhar/Trankov, Savchenko/Szolkowy, i canadesi
Sorprese: nessuna
Delusioni: Berton/Hotarek, Vartmann/Van Cleave
Tatiana e Maxim (nella foto) fanno un (quasi) capolavoro stravincendo con un punteggio monstre, mentre Aliona e Robin devono guardarsi dagli emergenti canadesi Duhamel/Radford più che giocarsela con i russi per il titolo. Ed è tutto dire...
Per quanto riguarda le altre coppie, molto bravo il secondo sodalizio canadese (Moore-Towers/Moscovitch), che io continuo a preferire ai connazionali, e buon sesto posto per Kavaguti/Smirnov dopo il brutto Europeo; male Bazarova/Larionov dopo un ottimo Grand Prix e maluccio Stefania e Ondra, piuttosto fallosi anche se decisamente sottopagati dalle giurie; discreta la prestazione delle coppie cinesi; disastro totale per il secondo binomio tedesco, già in difficoltà a Zagabria; in assenza di Denney/Coughlin, quasi non pervenute le coppie americane.
Infine, gli slot per Sochi 2014:
Canada e Russia 3
Cina, Francia, Germania, Italia e Stati Uniti 2
4 slot aggiuntivi (assegnati a nazioni non sopracitate) verranno definiti al Nebelhorn Trophy in settembre.
Coppie di danza
Conferme: Davis/White, Virtue/Moir, Bobrova/Soloviev
Sorprese: Cappellini/Lanotte, Zhiganshina/Gazsi
Delusioni: Ilinykh/Katsalapov, Coomes/Buckland
Tutto secondo previsione, con Meryl e Charlie che fanno a gara di bravura con Tessa e Scott, vincendo piuttosto agevolmente: certo che dopo aver visto pattinare loro, concentrarsi sulle altre coppie è sempre relativamente difficile...
Davvero strepitosi, comunque, Anna e Luca, che piazzano il terzo libero e sfiorano il bronzo, andato ai bravi ma dozzinali russi Bobrova/Soloviev.
Molto male Ilinykh e Katsalapov, fallosissimi e inspiegabilmente davanti ad Anna e Luca agli Europei, e gli inglesi, capaci di non eseguire l'elemento chiave della trottola combinata; molto bene, invece, i divertentissimi tedeschi Zhiganshina/Gazsi, che interpretano in modo magistrale due sgangheratissimi zombie; sicuri e convincenti Madison Chock e Evan Bates, in grado di sopravanzare i fratelli Shibutani anche nell'occasione più importante.
Infine, discorsi a parte meritano i canadesi Kaitlyn Weaver e Andrew Poje (quinti), e i transalpini Nathalie Péchalat e Fabian Bourzat (sesti). Reduci da due bruttissimi infortuni (Kaitlyn nella prima coppia, Fabian nella seconda), sono stati encomiabili nei loro rispettivi sforzi: Fabian, allenatosi per sole tre settimane, è stato addirittura eroico nel portare a termine l'esercizio, seppur stanchissimo durante l'ultimo minuto di gara.
Gli slot per Sochi 2014:
Canada, Russia e Stati Uniti 3
Francia, Italia e Germania 2
Azerbaijan, Gran Bretagna, Lituania e Ucraina 1
5 slot aggiuntivi (assegnati a nazioni non sopracitate) verranno definiti al Nebelhorn Trophy in settembre.